Lo scorso 11 aprile il Direttore e la Vicepresidente hanno partecipato a un evento di orientamento per studenti delle scuole secondarie di II grado, organizzato dal Comune di Correggio per promuovere l’imprenditorialità sociale e le carriere ad essa collegate alla platea di alcuni istituti superiori del territorio. Vi raccontiamo come è andata!
Per le e i giovani tra i 15 e i 24 anni, l’occupazione è al 34,8% in Europa, al 19,2% in Italia, in discesa e con un divario con l’UE che sale a 15,6 punti (dati Eurostat 2025).
La difficoltà nell’ingresso del mercato del lavoro di persone giovani neodiplomate o neolaureate è ben nota anche nella nostra Regione. Per questo, il Comune di Correggio ha chiamato all’azione le imprese for profit e di terzo settore del proprio territorio in una giornata di orientamento dedicata alle e ai propri giovani.
Lo scorso 11 aprile, all’Istituto Einaudi di Correggio, anche cooperativa L’Ovile ha partecipato a questo importante momento – che nelle intenzioni del Comune sarà periodico, con cadenza annuale – finalizzato a far incontrare le e i giovani con le e i referenti delle aziende locali, per conoscere le opportunità professionali disponibili e riflettere sull’impostazione di una carriera accademica o lavorativa in linea con i propri interessi e capacità.
All’iniziativa hanno preso parte quasi 400 studenti da Istituti di differente indirizzo: Istituto Tecnico L. Einaudi, Istituto San Tomaso e Convitto Nazionale R. Corso, Liceo Statale R. Corso.
“Al nostro stand abbiamo accolto ragazze e ragazzi con ambizioni e progetti sul futuro molto differenti tra loro e provenienti da percorsi educativi diversi – commenta Elisa Cocchi, Vicepresidente e Responsabile dell’inserimento lavorativo per L’Ovile. “Già questa era una sfida: saper dire le cose giuste a una platea così variegata”.
Dopo aver considerato le diverse esigenze emerse da ragazze e ragazzi, Gabriele Mariani, Direttore Generale, ed Elisa Cocchi, hanno messo a disposizione le loro competenze per fornire alle e agli studenti un punto di vista interessante sulla cooperazione sociale.
Mariani e Cocchi hanno puntato molto sulla valorizzazione dell’esperienza inclusiva della cooperativa come spunto di riflessione, “forma mentale” prima e imprenditoriale poi, ragionando con le e i giovani su come utilizzare un’ottica di inclusione sociale anche all’interno di professionalità all’apparenza distanti. Inoltre, hanno fornito una panoramica rispetto alle principali aree di intervento della nostra cooperativa e della rete consortile in cui è inserita.
“Davanti a noi avevamo persone ancora in cerca di un progetto, ma anche chi sapeva di voler diventare architetta/o, avvocata/o. In questi casi, abbiamo proposto loro spunti di riflessione per integrare lo sguardo cooperativo nel loro progetto professionale, per mostrare come includere significhi arricchire l’esperienza lavorativa delle singole persone e della comunità – ha proseguito Cocchi. “Alle aspiranti architette abbiamo raccontato come l’attenzione alle barriere e alla fruibilità degli spazi siano concetti fondamentali per progetti che siano davvero “per tutte le persone”; agli aspiranti avvocati abbiamo detto quanta importanza può avere tale figura in un percorso di riabilitazione e riscatto di persone che scontano una pena”.