Il progetto in Madagascar non si ferma
Gli aggiornamenti grazie alle visite in sede
Gli aggiornamenti grazie alle visite in sede
I primi di agosto è passato in sede de L’Ovile Luciano Lanzoni, in Italia per il consiglio dei Servi della Chiesa, mentre l’8 Settembre è venuto in visita don Giovanni Ruozi, il missionario che ha iniziato il progetto della Diocesi di Reggio Emilia per l’apertura di una comunità di accoglienza in Madagascar che L’Ovile ha, fin dal suo inizio, sostenuto.
La comunità si occupa produrre concime organico attraverso i rifiuti urbani e di commercializzarlo.
“Le attività – dice Luciano – procedono bene. Si stanno consolidando un paio di collaborazioni che danno una certa continuità alle vendite del compost, anche se la rete di vendite non è ancora solida.
Si sta pensando di attivare alle porte della capitale una vendita di fiori coltivati anche sfruttando il compost.
Nella comunità gestita dai Servi della Chiesa risiedono di solito 2-3 o 4 ragazzi usciti dal carcere. Molti, per fortuna, trovano poi alloggio da parenti.
Ci sono ancora buone reti famigliari in Madagascar.” L’Ovile intende continuare a sostenere il progetto con 2.500 – 3.000 euro l’anno, tramite l’impegno e le libere offerte di tutti i suoi soci e collaboratori.
