La cooperativa L’Ovile promuove la parità di genere anche contribuendo a ridefinire i tempi e i ruoli della cura, nella convinzione che per mantenere l’equilibrio familiare serva che entrambi i genitori abbiano la possibilità di esserci, fin da subito.
Per questo, il congedo di paternità non è solo un diritto ma un potenziale strumento per lavorare alla redistribuzione di responsabilità e costruire un’idea di genitorialità più condivisa, libera e giusta.
In Italia, questo equilibrio è ancora lontano. La legge garantisce ai padri solo 10 giorni di congedo obbligatorio e retribuito al 100%, a fronte dei cinque mesi complessivi previsti per la maternità.
Anche la scarsa conoscenza e accettazione culturale di questi strumenti, però, contribuiscono a renderli poco utilizzati. Secondo il sondaggio Polling Europe 2025, infatti, solo il 23% dei padri italiani conosce la durata effettiva del congedo, mentre quasi la metà ne ignora del tutto i dettagli. Eppure, quando viene chiesto loro quale sarebbe la durata ideale, il 40% risponde tra uno e tre mesi: un segnale chiaro del desiderio di partecipare di più alla cura dei figli, se solo le condizioni economiche e culturali lo rendessero possibile. Lo stesso report mostra come l’85% degli italiani ritenga che il congedo di paternità migliori l’equilibrio della coppia e l’83% lo consideri un’occasione di crescita personale come genitore. Resta però il timore, condiviso da più di un terzo dei padri, di subire ripercussioni sulla carriera o sul reddito.
Per questo la nostra cooperativa vuole promuovere attivamente una cultura del lavoro che renda il congedo di paternità una scelta naturale e riconosciuta, non un’eccezione da giustificare. Favorendone l’adozione, anche nella sua forma facoltativa, vogliamo contribuire a ridefinire l’idea stessa di cura e responsabilità, superando la percezione di un dovere “materno” e affermandolo come un gesto condiviso di giustizia e parità.
Il congedo obbligatorio è un diritto previsto per tutti i padri lavoratori, naturali, adottivi o affidatari. Come menzionato, ha una durata di 10 giorni lavorativi retribuiti al 100% e deve essere richiesto dal lavoratore con un preavviso di almeno 15 giorni, utilizzando uno specifico modulo.
Accanto al congedo obbligatorio, la legge riconosce ai genitori lavoratori dipendenti, madri e padri, il diritto al congedo facoltativo, pensato per conciliare tempi di cura e lavoro lungo tutto il percorso di crescita del figlio. I genitori possono usufruirne fino ai 12 anni d’età del bambino.
La durata complessiva del congedo parentale coperta da indennità è di nove mesi, così distribuiti:
Il genitore solo o con affidamento esclusivo ha diritto a un congedo indennizzato fino ad 11 mesi. Durante la fruizione del congedo maturano i ratei di ferie e di tredicesima, mentre non maturano gli emolumenti legati alla presenza in servizio. Nel calcolo della retribuzione figura anche il rateo giornalieri relativi alla gratifica natalizia e ad altri premi, mensilità o trattamenti accessori eventualmente erogati.
Per ulteriori informazioni, chiarimenti o assistenza nella presentazione delle domande, è possibile rivolgersi all’Ufficio Risorse Umane (Elisa Cocchi, Roberto Giorgioni).
*crediti foto in copertina: Pexels – Helena Lopes