Dal 20 al 28 settembre Reggio Emilia ha ospitato la ventesima Settimana della Salute Mentale, tappa di un percorso che negli anni ha modellato la città in uno spazio di dialogo e confronto attorno ai temi del benessere psichico e della cura collettiva.
L’Ovile partecipa a questa storia dal 2011, contribuendo ogni anno con iniziative diverse ma unite da un’idea comune: che la salute mentale non sia solo un bisogno individuale, ma una costruzione quotidiana fatta di relazioni, attenzione e responsabilità condivisa.
Il tema scelto per la ventesima edizione, “Fer-menti”, racchiude bene questo spirito, indicando un processo vitale che innesca reazioni, cambia prospettive e mette in moto le persone e le comunità. Dentro questo orizzonte si sono collocate le attività organizzate dalla nostra cooperativa: per il secondo anno è stato aperto al pubblico l’atelier di cucito creativo di Casa Saman, attività nata da un progetto rivolto alle vittime di tratta e oggi ripensato come parte integrante del percorso educativo quotidiano della comunità. Per un giorno, il laboratorio si è trasformato in uno spazio di incontro e creatività condivisa, che ha visto protagonisti le ragazze e i ragazzi delle strutture di salute mentale di media protezione, che hanno realizzato piccoli manufatti, astucci, portachiavi e altri oggetti, permettendo alle persone ospitate di socializzare e passare un pomeriggio diverso.
Il secondo appuntamento che ha visto protagonista L’Ovile è stato “Il benessere mentale parte da te”, un laboratorio ideato da Casa C. Livi e dedicato alla consapevolezza emotiva: un percorso per riconoscere, gestire e comunicare le proprie emozioni attraverso momenti di riflessione, esercizi guidati e attività di gruppo. Condotto da Valentina Campani, psicologa e psicoterapeuta, insieme a Silvia Pellegrini, educatrice socio-pedagogica, e Maurizio Gozzi, responsabile della comunità, l’incontro si è svolto alla Sala Civica della Polveriera e ha coinvolto una trentina di persone, diverse per età e provenienza, ma unite dalla volontà di mettersi in gioco.
Le attività, ispirate al workbook nato dal progetto Erasmus+ Stepping Stones, promosso da L’Ovile per rafforzare i percorsi di recovery e consapevolezza nella salute mentale, hanno intrecciato momenti di ascolto del corpo, esercizi pratici, giochi di ruolo e spazi di confronto. È stato un modo semplice e partecipato per esplorare il tema delle emozioni: come nascono, come agiscono su di noi, come possiamo imparare a riconoscerle e comunicarle con maggiore consapevolezza.
La giornata si è conclusa con un esercizio simbolico, il “barattolo della gioia”, durante il quale ciascun partecipante ha scritto un’attività capace di procurargli benessere (leggere un libro al parco, fare una passeggiata, incontrare amiche e amici) e l’ha condivisa con il gruppo, per ricordare che la salute mentale si coltiva ritrovando il tempo da dedicare ai gesti semplici, quotidiani e autentici.